giovedì 31 gennaio 2013

Gli asini bigi e benpensanti



Apertura dell'Anno Giudiziario a Potenza: CSM, Ministero e magistrati goffamente nascosti dietro un dito. 
Non una parola su Tufano, Roca, Bonomi & associati per delinquere, magistrati per cui pende una richiesta di rinvio a giudizio a Catanzaro. Silenzio totale sul gravissimo giudizio della Direzione Nazionale Antimafia circa la Procura di Matera!

Ma un asin bigio,
rosicchiando un cardo rosso e turchino,
non si scomodò:
tutto quel chiasso, ei non degnò d'un guardo
e, a brucar serio e lento, seguitò. (G. Carducci)


Questa è la Basilicata, ragazzi! Quell'asin bigio è tanti di noi e, fra i primi, gli uomini delle istituzioni. Tanti asini bigi intenti a rosicchiare ciascuno il proprio cardo rosso e turchino. Per alcuni è la Procura Generale della Repubblica, per altri la Presidenza della Corte d'Appello, la Procura, la Presidenza della Regione, lo scanno di senatore e deputato, la sedia di primo cittadino a Potenza o Matera. La presidenza di un ente regionale, di un ordine professionale, la postazione nella redazione della Rai oppure di un piccolo giornale o in un ufficio pubblico e via via sino all'incarico temporaneo fra i lavoratori socialmente utili e la presenza nell'elenco dei percettori di una qualche provvidenza da 120 euro al mese. Intorno è tutto uno sferragliare di vita, di progetti, di istanze e contraddizioni, ma l'asin bigio esaurisce tutta la sua vita brucando quel cardo rosso e turchino.
Questa è l'immagine plastica riportata da un giornalista che (fortunatamente) ancora imparava le poesie a memoria e si è trovato ad assistere all'apertura dell'anno giudiziario in quel di Potenza.
Tutto quello che è successo ed è ancora in pendenza di giudizio in capo ai magistrati che hanno occupato i vertici della Procura Generale di Potenza ed a gran parte dei magistrati della Procura di Matera, non merita nemmeno un cenno. Anzi, l'affettuoso saluto del Presidente della Corte d'Appello, S. E. Dr. Pellegrino, all'ex PG (ex Eccellenza) Vincenzo Tufano appare irridente prima che inopportuno. Tufano è accusato di abuso d'ufficio in danno di altri magistrati in servizio a Potenza e per questa ipotesi di reato per lui è stato chiesto il rinvio a giudizio. Nello stesso procedimento, con Tufano troviamo il Sost. PG Modestino Roca ed il Sost. PG Gaetano Bonomi che di ipotesi di reato ulteriori e gravissime è gravato: sino all'associazione per delinquere. Sono proprio certi il Presidente Pellegrino, il rappresentante del CSM, Liguori, la rappresentante del Ministro della Giustizia, Bressan, che l'amministrazione della Giustizia in Basilicata abbia fra le urgenze principali le percentuali di processi definiti e le statistiche sui reati che aumentano o diminuiscono oppure le alchimie schizofreniche degli accorpamenti di tribunali senza l'incremento proporzionale dei magistrati? Niente altro? Tutti qui i problemi dell'amministrazione della Giustizia in Basilicata? Neanche una parola sul pesantissimo giudizio che la Direzione Nazionale Antimafia riserva alla Procura della Repubblica di Matera. E cosa dice il PG Lucianetti che su quella Procura ha responsabilità e compiti di vigilanza? Quasi tutti i (pochi) presenti e tanti degli intervenuti (tranne tre mosche bianche: Faustina Di Lena (Got), Leonardo Pinto (avvocato) e Maurizio Bolognetti -segretario Partito Radicale) “tutto quel chiasso” non hanno degnato “d'un guardo”, né si sono scomodati, preferendo continuare a brucare seri e lenti (il cardo).
di Nicola Piccenna

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