Imbarazzo
per le domande poste da “L'Indipendente Lucano”?
Stimato Filippo de Lubac,
sono abbonato da circa un mese al
settimanale “L'indipendente Lucano” che ricevo attraverso la
posta elettronica. È un modo per sentirmi vicino alla terra ed alle
genti di Lucania. Sul numero 12, l'articolo intitolato “Regaliamo
il petrolio in cambio di tasse, rifiuti tossici e disoccupazione”,
a Sua firma, rivolgeva un pressante interrogativo al Presidente del
Consiglio, Sen. Prof. Mario Monti, circa lo sfruttamento delle
risorse petrolifere della Lucania: “Perché fra i tanti fondi di
barile che si tenta di raschiare non si pensa al giacimento lucano”?
In effetti, per quanto mi risulta, non si tratta di un fondo di
barile ma di alcuni miliardi di barili di petrolio ed è sconcertante
che vengano regalati a costo (quasi) zero alle compagnie petrolifere;
ancor più in un periodo di crisi come quello che ci tocca affrontare
di questi tempi. Ho accertato che quell'articolo è arrivato sulle
scrivanie del Presidente, dei suoi stretti collaboratori come su
quelle dei vertici dell'Eni. Persone ben informate, mi testimoniano
di commenti imbarazzati e prudentemente riservati. In effetti non
sembra che alcuno voglia rispondere e riesco solo minimamente ad
intuire perché. Le sarei grato se potesse fornire a me ed agli
italiani di buona volontà un approfondimento sulla materia, visto
che il settimanale su cui scrive appartiene alla (ormai) ristretta
schiera delle voci libere. Le sarei particolarmente grato anche
perché apprezzo da anni il Suo lavoro d'inchiesta giornalistica ed
il coraggio con cui lo conduce. Sarà mia cura, promuovere
l'abbonamento tra i miei colleghi e conoscenti quale forma concreta
di sostegno al giornale e riconoscenza per il prezioso lavoro che
svolgete. Auguri a Lei ed a tutta le redazione.
F.to Stefano Righi, funzionario
ministeriale
Egregio Signor Righi,
ricevo la Sua comunicazione e, per un
caso fortuito, sono in grado di risponderLe tempestivamente. Infatti,
avevamo già deciso con gli altri redattori de “L'indipendente
Lucano” e con il direttore di chiudere l'anno con uno speciale sul
“Petrolio Lucano”. In effetti, come vedrà, non si tratta più di
avanzare ipotesi strampalate o generiche accuse in stile
“complottardo”. Il petrolio lucano è da oltre un secolo al
centro di complesse vicende, spesso tragiche, tanto che ormai si
tratta di storia contemporanea. Si, per quanto risulta, siamo
consapevoli che l'articolo da Lei citato è finito su quei tavoli.
Non si può dire che sia stato letto da Mario Monti e da Paolo
Scaroni ma nemmeno si può escludere che ciò sia accaduto o stia per
accadere. Così come è certo che da almeno tre anni, Franco
Terlizzese, Direttore Generale del Ministero per lo Sviluppo
Economico (responsabile delle autorizzazioni di prospezione e
coltivazione di giacimenti petroliferi), non risponde alle domande
che gli poniamo su alcuni giacimenti lucani finiti in mano a società
straniere per soli diecimila euro. A rispondere a certe domande si fa
sempre in tempo e, magari, lo “speciale” che pubblichiamo come
regalo di fine d'anno servirà anche a fornire ulteriori spunti di
valutazione. Buon anno a Lei ed a tutti i lettori. Specie a quelli
che ci sosterranno attraverso il civilissimo mezzo dell'abbonamento.
Filippo de Lubac
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