Apertura dell'Anno Giudiziario a Potenza: CSM, Ministero e magistrati goffamente nascosti dietro un dito.
Non una parola su Tufano, Roca, Bonomi & associati per delinquere, magistrati per cui pende una richiesta di rinvio a giudizio a Catanzaro. Silenzio totale sul gravissimo giudizio della Direzione Nazionale Antimafia circa la Procura di Matera!
Ma un asin bigio,
rosicchiando un cardo rosso e
turchino,
non si scomodò:
tutto quel chiasso, ei non degnò
d'un guardo
e, a brucar serio e lento, seguitò.
(G. Carducci)
Questa è la Basilicata, ragazzi! Quell'asin bigio è tanti di noi e, fra i primi, gli uomini delle
istituzioni. Tanti asini bigi intenti a rosicchiare ciascuno il
proprio cardo rosso e turchino. Per alcuni è la Procura Generale
della Repubblica, per altri la Presidenza della Corte d'Appello, la
Procura, la Presidenza della Regione, lo scanno di senatore e
deputato, la sedia di primo cittadino a Potenza o Matera. La
presidenza di un ente regionale, di un ordine professionale, la
postazione nella redazione della Rai oppure di un piccolo giornale o
in un ufficio pubblico e via via sino all'incarico temporaneo fra i
lavoratori socialmente utili e la presenza nell'elenco dei percettori
di una qualche provvidenza da 120 euro al mese. Intorno è tutto uno
sferragliare di vita, di progetti, di istanze e contraddizioni, ma
l'asin bigio esaurisce tutta la sua vita brucando quel cardo rosso e
turchino.
Questa è l'immagine plastica riportata
da un giornalista che (fortunatamente) ancora imparava le poesie a
memoria e si è trovato ad assistere all'apertura dell'anno
giudiziario in quel di Potenza.
Tutto quello che è successo ed è
ancora in pendenza di giudizio in capo ai magistrati che hanno
occupato i vertici della Procura Generale di Potenza ed a gran parte
dei magistrati della Procura di Matera, non merita nemmeno un cenno.
Anzi, l'affettuoso saluto del Presidente della Corte d'Appello, S. E.
Dr. Pellegrino, all'ex PG (ex Eccellenza) Vincenzo Tufano appare
irridente prima che inopportuno. Tufano è accusato di abuso
d'ufficio in danno di altri magistrati in servizio a Potenza e per
questa ipotesi di reato per lui è stato chiesto il rinvio a
giudizio. Nello stesso procedimento, con Tufano troviamo il Sost. PG
Modestino Roca ed il Sost. PG Gaetano Bonomi che di ipotesi di reato
ulteriori e gravissime è gravato: sino all'associazione per
delinquere. Sono proprio certi il Presidente Pellegrino, il
rappresentante del CSM, Liguori, la rappresentante del Ministro della
Giustizia, Bressan, che l'amministrazione della Giustizia in
Basilicata abbia fra le urgenze principali le percentuali di processi
definiti e le statistiche sui reati che aumentano o diminuiscono
oppure le alchimie schizofreniche degli accorpamenti di tribunali
senza l'incremento proporzionale dei magistrati? Niente altro? Tutti
qui i problemi dell'amministrazione della Giustizia in Basilicata?
Neanche una parola sul pesantissimo giudizio che la Direzione
Nazionale Antimafia riserva alla Procura della Repubblica di Matera.
E cosa dice il PG Lucianetti che su quella Procura ha responsabilità
e compiti di vigilanza? Quasi tutti i (pochi) presenti e tanti degli
intervenuti (tranne tre mosche bianche: Faustina Di Lena (Got),
Leonardo Pinto (avvocato) e Maurizio Bolognetti -segretario Partito
Radicale) “tutto quel chiasso” non hanno degnato “d'un guardo”,
né si sono scomodati, preferendo continuare a brucare seri e lenti
(il cardo).
di Nicola Piccenna
Nessun commento:
Posta un commento