I miliardi dell'accordo sul petrolio: poche domande al Presidente De Filippo
di Claudio Galante
Sull'accordo tra ENI e Regione
Basilicata, sottoscritto il 18 novembre 1998, che disciplina
contrattualmente lo sfruttamento delle risorse petrolifere nel
sottosuolo lucano, si è detto molto e molto di più si potrebbe
dire. Per esempio, varrebbe la pena che qualcuno spiegasse perché si
è passati da una bozza in cui gli impegni dell'ENI erano di gran
lunga più consistenti ad un testo definitivo in cui erano
“scomparsi” mille miliardi di lire e tremila posti di lavoro. Ma
per questi chiarimenti ci sarà tempo. Quello che è invece molto
urgente, è conoscere lo stato degli impegni sottoscritti. Quelli per
cui, nero su bianco, l'ENI si impegnava a versare diversi miliardi
nelle casse della Regione Basilicata o, comunque, in azioni e
investimenti sul suolo lucano. Per facilità di lettura e per
facilitare le risposte che Regione e/o Eni vorranno fornire, si potrà
fare riferimento ad uno schema semplice (vedi tabella) che riassume quanto
stabiliva l'accordo. Resta sempre tutta da verificare l'opportunità
di adeguare le royalties che le compagnie pagano per sfruttare i
giacimenti lucani agli standard di mercato internazionali. Non
vorranno farci credere che che il “dio” mercato vale solo quando
si chiedono sacrifici e mai quando si devono ottenere vantaggi?
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