domenica 16 giugno 2013

Il giornalista pubblicista Daniele Adamo, dirigente al Consorzio Gaia

Caro Direttore,
scusa se “invado” questo spazio riservato alle lettere al giornale ed in particolare al suo Direttore. La corrispondenza che allego, però, mi sembra molto indicativa del clima di cui più volte abbiamo scritto e che si respira in Basilicata. Non è un clima favorevole alla pianta della libera informazione e al giornalismo d'inchiesta. Tuttavia, una pattuglia di giornalisti coraggiosi e liberi continua a coltivarla su varie testate ed è opportuno che queste risorse per la tutela della sovranità popolare vengano sostenute e costituite a “zoccolo duro” della garanzia democratica costituzionalmente tutelata. Le “elezioni” di cui parla il signor Daniele Adamo (giornalista pubblicista), sono quelle in seno all'Ordine dei Giornalisti concluse con il ballottaggio della domenica 26. Da esse è scaturito il nuovo Consiglio Regionale dell'Ordine dei Giornalisti, organismo alla cui composizione ho concorso per la quota “pubblicisti” senza risultare eletto. Si tratta di un organismo di rappresentanza che non prevede alcuna retribuzione ma il sacrificio di tempo e denaro per la tutela degli iscritti e della deontologia professionale. Gli eletti, che hanno tutta la fiducia ed i sostegno degli iscritti, sapranno affrontare il delicato compito che hanno assunto e la responsabilità loro attribuita. In Basilicata, non è poca cosa!
Nicola Piccenna

Comunicazione del signor Daniele Adamo

Signor Piccenna,
Io non La conosco, né sono amico o sodale (come Lei probabilmente direbbe) del senatore Bubbico, trovo però insopportabile che Lei - dopo aver abusato del mio e altrui indirizzo e-mail per la sua campagna elettorale tra giornalisti e pennivendoli (sì perché la "nostra" categoria non ha nulla da
invidiare alla c.d. casta dei politici) - ora invada le caselle e-mail di persone a Lei sconosciute con le Sue campagne moralizzatrici (che hanno il vago sapore della vendetta personale visto che sta divulgando un post di gennaio scorso) sul senatore Bubbico. Le chiedo pertanto di cancellare il mio indirizzo dalla Sua mailing list.
Daniele Adamo

Risposta al signor Daniele Adamo

Signor Daniele Adamo,
mi scuso per il disagio arrecatoLe e La rassicuro sulla cancellazione del suo indirizzo email dalla mailing list.
Mi permetto di precisare, per quello che potrà servire a conoscerci, che nulla nutro contro la persona di Filippo Bubbico e non comprendo nemmeno quale sarebbe il motivo o l'origine di una mia ragione di vendetta/rivalsa nei suoi confronti.
L'attualità della notizia, già pubblicata nel gennaio scorso, è data dalla recente nomina di Bubbico Filippo a viceministro nel Governo Letta. Non si tratta di campagne moralizzatrici, di cui come Lei non avverto alcun bisogno e nemmeno utilità.
Ritengo indegno, invece, che una persona (Bubbico) che si faceva restituire i soldi incassati dall'agronomo (R. N.) per la progettazione degli impianti di gelsibachicoltura, sia esponente del Governo dello Stato Italiano senza aver mai (ripeto MAI) spiegato perché ed a quale titolo lui, architetto, fornisse consulenza all'agronomo in tema di materie agronomiche!
Possiamo nasconderci dietro la privacy, dietro le circonlocuzioni del politichese, ma non possiamo smettere di informare su questioni di interesse pubblico, attuali e gravissime.
Nel momento in cui Bubbico dovesse tornare a fare l'architetto (stimato e professionalmente validissimo) nulla avrei da scrivere anche di fatti passati. Fino a quando riveste ruoli pubblici di altissima responsabilità, il rispetto della sovranità popolare esige che sia soggetto ad osservazioni e critiche d'intensità proporzionata alla responsabilità ricoperta. (Lo dice la Suprema Corte di Cassazione interpretando la Costituzione Repubblicana).
Noi Lucani, poi, potremo continuare a lungo a vivere nell'indigenza in cui Bubbico ed i suoi sodali (politici di tutti gli orientamenti) hanno precipitato la Basilicata. Almeno fino a quando non la smetteremo di adorare i totem e scenderemo in campo in prima persona.
In ultimo, signor Adamo, mi consenta di dissentire circa l'affermazione che nulla hanno i giornalisti da invidiare ai politici. Forse lei, che oggi è dirigente del Consorzio Gaia, non conosce esattamente quanto pagano (se pagano) un giornalista pubblicista: 3 (tre) euro ad articolo. Beh! Poco meno dello scontrino della colazione che il politico raccattava da terra per aggiungerlo a centinaia d'altri quale arrotondamento dei 10mila euro mensili percepiti. Per non invidiarli occorre essere quantomeno francescani!
Buona giornata, signor Adamo
Nicola Piccenna

p.s. Il signor Daniele Adamo non mi scrive da un indirizzo email personale bensì da un indirizzo della società "Consorzio Gaia" (www.consorziogaia.it). Egli, attraverso internet sui profili professionali, si presenta come Dirigente dell'anzidetto Consorzio. L'indirizzo email risulta negli elenchi dell'Ordine dei Giornalisti come unico indirizzo utilizzabile per le comunicazioni relative all'attività istituzionale dell'ordine. Il Consorzio Gaia è commissariato dal 2007 (per un'insolvenza superiore ai 330 milioni di euro). Il Decreto (2 Ago 2007) di ammissione all'amministrazione straordinaria del Consorzio Gaia e di nomina del relativo amministratore straordinario, è firmato dal Ministro alle Attività Economiche Luigi Bersani dell'allora Governo Prodi. Sottosegretario di quel Ministero, a quella data, troviamo Filippo Bubbico.
Certamente il signor Adamo sarà diventato dipendente/dirigente di quel Consorzio attraverso un pubblico concorso e questo dimostra che i lucani sanno farsi valere anche fuori dalla Regione, giacché Gaia opera nel Lazio



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