domenica 17 luglio 2011

Sarchiaponi lucani (ma anche...)

Sarchiaponi, ovvero esseri dalle caratteristiche imprecisate ma comunque in grado di suscitare inquietudine in chi è costretto in qualche modo ad averci a che fare. Pensavamo la cosa circoscritta ad un celeberrimo duetto comico che ha fatto la storia dell'avanspettacolo italiano, invece è di grande attualità tanto da meritarsi una rubrica specifica che ci terrà compagnia nei prossimi mesi. Racconteremo fatti paradossali, irrituali, addirittura incredibili che, viceversa, sono reali, tangibili e (soprattutto) documentati e aspetteremo che il sarchiapone di turno si faccia vivo, spieghi, chiarisca, controdeduca. Per essere sinceri, non c'è da far granché affidamento che questo accada. Il sarchiapone è un soggetto crepuscolare, si muove nell'ombra e non ama la luce. Aborre la pubblicità e può diventare violento se disturbato mentre è all'opera, specie quando consuma i pasti. Tuttavia, quando ha difronte domatori esperti, non è pericoloso, conscio com'è dei rischi e delle conseguenze cui può andare incontro compiendo atti poco meditati o, peggio ancora, violenti. Così accade che il 21 gennaio 2011, il Presidente del Consiglio dei Ministri firmi tre decreti: Proroga dello stato di emergenza in materia di bonifica e di risanamento ambientale dei suoli, della falde e dei sedimenti inquinati, nonché in materia di tutela delle acque superficiali e sotterranee e dei cicli di depurazione nella Regione Siciliana; Proroga dello stato di emergenza in relazione ai gravi eventi sismici che hanno colpito le province di Parma, Reggio Emilia e Modena il giorno 23 dicembre 2008; Proroga dello stato di emergenza in ordine agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito le regioni Sardegna e Veneto nei mesi di novembre e dicembre 2008. Non v'è traccia della nomina di Saverio Acito a “Commissario Straordinario per l’attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico in Basilicata”.
di Filippo de Lubac

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